L’ingresso nel mondo dell’acquariofilia marina di barriera (Reef) è un momento magico, ma spesso accompagnato da un certo timore reverenziale. Vediamo quelle vasche spettacolari, piene di colori vibranti, e il primo pensiero è: “Riuscirò mai a mantenerli vivi?”.
Nei miei 15 anni di esperienza come acquariofilo e allevatore, ho visto centinaia di neofiti avvicinarsi a questo hobby. L’errore più comune? Voler partire subito con coralli duri esigenti (come le Acropore), magari attratti da una foto su Instagram, senza avere ancora la “mano” per gestire la chimica dell’acqua. Il risultato è spesso frustrazione e soldi sprecati.
La verità è che il successo nel marino si costruisce per gradi. E il primo, fondamentale gradino, sono i Coralli Molli (Soft Corals).
In questa guida, basata sulla mia esperienza quotidiana in serra e in negozio, ti spiegherò non solo quali scegliere, ma perché sono adatti a te e come farli prosperare. Non si tratta di coralli di “serie B”: un acquario di soli molli ben gestito può essere mozzafiato, pieno di movimento e vita.
Cosa Sono i Coralli Molli e Perché Sono Perfetti per Iniziare
Prima di vedere la lista, è fondamentale capire cosa stiamo per mettere in vasca.
I coralli si dividono macroscopicamente in Duri (SPS e LPS, che costruiscono uno scheletro calcareo rigido) e Molli. I coralli molli (appartenti per lo più all’ordine degli Alcyonacea) non producono un vero scheletro esterno di carbonato di calcio. La loro struttura è sostenuta da minuscole spicole calcaree interne (chiamate scleriti) e dalla pressione dell’acqua nei loro tessuti.
Perché questa differenza è cruciale per un principiante?
- Minor dipendenza dalla “Triade”: I coralli duri consumano enormi quantità di Calcio, Magnesio e Carbonati (KH) per costruire il loro scheletro. Questo obbliga l’acquariofilo a test e integrazioni continue (reattore di calcio, metodo Balling, ecc.). I coralli molli, invece, hanno un consumo molto più basso di questi elementi. Finché fai cambi d’acqua regolari con un buon sale, spesso non serve integrare altro all’inizio.
- Tolleranza ai nutrienti: Questo è il punto chiave. Mentre molti coralli duri SPS soffrono se Nitrati (NO3) e Fosfati (PO4) salgono anche di poco, i coralli molli amano l’acqua un po’ più “sporca”. Anzi, in un acquario troppo pulito (i cosiddetti sistemi ULNS – Ultra Low Nutrient System) i molli tendono a “sgonfiarsi” e deperire. Per un principiante, che sta ancora imparando a dosare il cibo e gestire il filtro, questa tolleranza è una manna dal cielo.
- Movimento e Adattabilità: I coralli molli ondeggiano con la corrente, portando vita e dinamismo in vasca che i coralli duri statici non offrono. Inoltre, si adattano a condizioni di luce non perfette molto meglio di altri.
Linee Guida Generali per il Successo con i Molli
Prima di immergerci nelle specie specifiche, ecco le regole d’oro che applico nella mia serra di allevamento per i coralli molli.
1. La Luce: Non serve il sole
I coralli molli non necessitano delle plafoniere da mille euro indispensabili per le Acropore. Una luce di media intensità è perfetta. Se hai una plafoniera a LED dimmerabile, spesso il 50-60% della potenza è sufficiente per la maggior parte di loro. Troppa luce può addirittura bruciarli o farli chiudere.
2. Il Movimento: Turbolento ma non diretto
Amano la corrente, che serve a portar via il muco che producono e a portare nutrimento. Tuttavia, odiano il getto diretto di una pompa di movimento sparato addosso. La corrente deve essere indiretta, turbolenta, che li faccia ondeggiare dolcemente.
3. L’Approccio “BlueReef” ai Nutrienti (EEAT Tip)
Nella mia esperienza, il killer numero uno dei coralli molli nei nuovi acquari non è l’acqua sporca, ma l’acqua troppo pulita. Vedo principianti usare resine anti-fosfati e schiumatoi potentissimi fin dal primo giorno, portando i nutrienti a zero assoluto. I coralli molli si nutrono anche assorbendo nitrati e fosfati dall’acqua. Il mio consiglio: Mantieni i Nitrati (NO3) tra 5 e 20 mg/l e i Fosfati (PO4) tra 0.03 e 0.1 mg/l. Non cercare lo “zero”. I tuoi coralli molli ti ringrazieranno con colori più intensi e una maggiore estroflessione dei polipi.
La Top 5 dei Coralli Molli per Principianti
Ho selezionato questi cinque generi basandomi su tre criteri: robustezza, facilità di reperimento e impatto estetico in una nuova vasca.
1. Sarcophyton (Coral Cuoio o Leather Coral)

Il Re indiscusso dei coralli molli per principianti. È il classico corallo “a fungo” che può diventare il pezzo centrale (centerpiece) di un acquario.
- Descrizione: Si presenta con un gambo robusto e un “cappello” (capitulo) che può essere liscio o ondulato. Dal cappello estroflette centinaia di piccoli polipi che sembrano fiorellini, spesso di colore contrastante rispetto al corpo. Le colorazioni variano dal beige/rosa (più comuni) al verde fluo o giallo (più pregiati).
- Perché è ottimo per iniziare: È praticamente indistruttibile. Tollera variazioni di parametri che ucciderebbero altri coralli. Cresce velocemente, dando subito soddisfazione.
- Posizionamento e Cura:
- Luce: Da media a medio-alta.
- Movimento: Medio-forte. Ha bisogno di corrente per liberarsi del muco durante la muta.
- Posizione: Dategli spazio! Un Sarcophyton felice può passare da 5 cm a 20 cm di diametro in meno di un anno. Non metterlo troppo vicino ad altri coralli che potrebbe ombreggiare.
Il mio consiglio Non farti prendere dal panico per la “muta”. Ricevo continuamente chiamate da clienti preoccupati: “Lorenzo, il mio Sarcophyton è chiuso da tre giorni, è diventato lucido e sembra coperto di cera. Sta morendo?”. No, sta facendo la muta. Periodicamente, questi coralli chiudono i polipi e producono una pellicola cerosa per pulirsi dalle alghe e dai detriti accumulati. Dopo qualche giorno (a volte anche una settimana), questa pellicola si staccherà (aiutata dalla corrente) e il corallo si riaprirà più grande e bello di prima. Non toccarlo e non spostarlo durante questa fase!
2. Sinularia (Finger Leather Coral)
Se il Sarcophyton è il “fungo”, la Sinularia è l'”albero”. Dona verticalità e struttura alla rocciata.
- Descrizione: Cresce formando rami che ricordano delle dita (da cui il nome inglese), che si dipartono da una base incrostante. Può raggiungere dimensioni notevoli. Esiste una varietà incredibile: dalla classica Sinularia dura (quasi rigida al tatto) a varietà più flessuose. I colori più ricercati sono il verde fluo e il rosa intenso.
- Perché è ottima per iniziare: Come il Sarcophyton, è estremamente robusta e tollerante. La sua crescita ramificata riempie visivamente lo spazio e offre rifugio ai pesci più piccoli.
- Posizionamento e Cura:
- Luce: Si adatta a quasi tutto, ma i colori migliori (specie per le varietà fluo) si ottengono con luce medio-alta.
- Movimento: Medio-forte. I rami devono muoversi, ma non piegarsi costantemente a 90 gradi sotto il getto di una pompa.
- Posizione: Media altezza sulla rocciata. Considera che crescerà sia in altezza che in larghezza.
Attenzione alla “guerra chimica”. Tutti i coralli molli rilasciano sostanze chimiche (terpeni) nell’acqua per inibire la crescita dei vicini e conquistare spazio. La Sinularia è particolarmente brava in questo. In un acquario piccolo (sotto i 100 litri), se hai una grande Sinularia, potresti notare che alcuni coralli duri (LPS) vicini faticano ad aprirsi. La soluzione è semplice: uso regolare di carbone attivo nel filtro per assorbire queste sostanze e cambi d’acqua regolari. È una buona pratica da imparare subito.
3. Xenia (Pulsing Xenia)
È il corallo che fa innamorare i neofiti. Non c’è nulla di simile nel mondo dell’acquariofilia d’acqua dolce.
- Descrizione: Forma colonie di polipi piumosi, generalmente di colore rosa, beige o bianco ghiaccio. La caratteristica unica è che i polipi “pulsano”, aprendosi e chiudendosi ritmicamente. Non si sa ancora con certezza perché lo facciano (forse per favorire gli scambi gassosi o catturare nutrienti), ma l’effetto ipnotico è garantito.
- Perché è ottima per iniziare: È l’indicatore biologico perfetto. Se la Xenia pulsa vigorosamente, i parametri principali della tua acqua sono buoni. Se smette di pulsare o si “scioglie”, c’è un problema (solitamente pH troppo basso o temperatura troppo alta). Non richiede alimentazione diretta.
- Posizionamento e Cura:
- Luce: Da media a alta. Più luce ha, più tende a rimanere compatta. Con poca luce “fila”, allungando i gambi dei polipi.
- Movimento: Medio. Troppa corrente impedisce la pulsazione, troppo poca la fa soffocare.
- Posizione: Attenzione qui.
: Gestire l’invasione. Devo essere onesto, come lo sono con i clienti in negozio: la Xenia è bellissima, ma è un’infestante. In condizioni ideali (specialmente con nutrienti un po’ alti, tipici dei principianti) cresce a velocità spaventosa, ricoprendo le rocce e soffocando altri coralli. La mia strategia: Non metterla mai sulla rocciata principale. Isola la Xenia su una roccia separata, appoggiata sulla sabbia, lontana dal resto della struttura. In questo modo, avrai un bellissimo “cespuglio” pulsante, ma non potrà diffondersi ovunque. Se vedi che un ramo si stacca e si attacca altrove, rimuovilo subito.
4. Zoanthus e Palythoa (“Zoas”)

Questi non sono tecnicamente coralli molli nel senso stretto (appartengono all’ordine Zoantharia), ma nell’hobby vengono gestiti come tali e sono perfetti per i principianti. Sono i “fiori” del reef.
- Descrizione: Sono piccoli polipi coloniali che assomigliano a bottoni o margherite. Crescono formando tappeti incrostanti sulle rocce. La varietà di colori è infinita: esistono “Zoas” con combinazioni psichedeliche di arancione, blu, verde, rosso e viola. Sono i coralli da collezione per eccellenza.
- Perché sono ottimi per iniziare: Sono piccoli, quindi puoi metterne tanti tipi diversi anche in un nano-reef. Sono generalmente robusti e, una volta ambientati, crescono formando splendidi giardini colorati.
- Posizionamento e Cura:
- Luce: Variabile. Generalmente media. Se hanno troppa luce tendono a schiarire o chiudersi; se ne hanno poca si allungano verso l’alto.
- Movimento: Medio-basso. Non amano essere investiti dalla corrente forte che li farebbe rimanere chiusi.
- Posizione: Ideali per la parte bassa della rocciata o sul fondo.
AVVERTENZA DI SICUREZZA FONDAMENTALE (Affidabilità/Trustworthiness): Come professionista, ho il dovere di informarti sui rischi. Alcuni zoantidi, in particolare quelli del genere Palythoa (spesso quelli con polipi più grandi e colori meno sgargianti, marroncini o verdi), possono contenere la Palitossina, una delle sostanze naturali più tossiche al mondo. Niente panico: in vasca non succede nulla. Il pericolo c’è solo se li maneggi impropriamente fuori dall’acqua. Le mie regole d’oro:
- Non bollire mai le rocce vive (la tossina vaporizza nell’aria).
- Se devi taleare (tagliare) o spazzolare una roccia con Palythoa, fallo sempre all’aperto, con guanti e occhiali protettivi.
- Lavati sempre bene le mani dopo aver lavorato in vasca. Con queste precauzioni di base, il rischio è gestibilissimo.
5. Discosoma e Rhodactis (Mushroom Corals – Coralli Fungo)
Simili agli Zoanthus, anche questi sono corallimorfi, una via di mezzo tra un anemone e un corallo. Sono le “pezze colorate” del nostro acquario.
- Descrizione: Assomigliano a dischi piatti o leggermente ondulati adagiati sulla roccia. I Discosoma sono solitamente lisci (rossi, blu, verdi), mentre i Rhodactis hanno una superficie più “pelosa” o texturizzata e possono raggiungere dimensioni maggiori (anche 10-15 cm di diametro).
- Perché sono ottimi per iniziare: Sono i campioni della sopravvivenza in condizioni di scarsa luce. Sono perfetti per riempire quelle zone in ombra dell’acquario dove altri coralli non vivrebbero. Sono anche molto facili da riprodurre (basta tagliarli a metà con una forbice pulita e le due metà rigenereranno un disco intero).
- Posizionamento e Cura:
- Luce: Da bassa a media. Sono i coralli che meno tollerano la luce forte, che li fa sbiancare o staccare dalla roccia per cercare un posto più buio.
- Movimento: Basso. Devono potersi adagiare sulla roccia senza essere sollevati dalla corrente.
- Posizione: Parte bassa della vasca, zone in ombra sotto rocce sporgenti, o direttamente sul fondo sabbioso (se attaccati a un sassolino).
Come fissarli. I “funghi” sono noti per staccarsi dalla roccia dove li metti e farsi portare in giro dalla corrente finché non trovano un punto che gli piace (spesso dietro la rocciata dove non li vedi più). Quando ne acquisti uno, se non è già ben ancorato a una roccetta, non usare la colla per coralli direttamente sul suo tessuto: lo slime che produce la renderà inutile. Il mio metodo: Prendi un piccolo contenitore di plastica (tipo quelli delle ricotte), metti dentro un po’ di ghiaia grossa o pezzetti di roccia, e adagia sopra il fungo. Metti il contenitore in una zona con pochissima corrente in acquario. Dopo una settimana o due, il fungo si sarà attaccato da solo a uno dei sassolini. Ora puoi prendere il sassolino con il fungo e incollarlo dove vuoi sulla rocciata principale.
Conclusione: Goditi il Viaggio
Iniziare con questi coralli molli non è un “ripiego”, è una scelta intelligente. Ti permetteranno di imparare a “leggere” la tua vasca, a capire come la luce e il movimento influenzano gli animali, e a gestire la chimica dell’acqua senza lo stress di veder morire animali delicati e costosi al primo piccolo errore.
Un acquario pieno di Sarcophyton ondeggianti, Xenia pulsanti e tappeti di Zoanthus colorati è uno spettacolo meraviglioso che darà filo da torcere a molte vasche di soli coralli duri.
Ricorda: in acquariofilia marina, la pazienza non è una virtù, è un requisito fondamentale. Parti con le basi solide, e il successo arriverà.
